Solidarietà
I membri del Consiglio Direttivo della nostra sezione, pur avvicendandosi in parte nei mandati, hanno condiviso e mantenuto l’impegno della solidarietà nel sociale, attraverso tre principali forme d’azione: collaborazione con AIL, supporto ove richiesto da Associazioni che operano nel sociale e raccolta fondi a favore di progetti in Nepal.
Dare conto delle nostre attività di solidarietà intende testimoniare “l’impegno” quale forza propulsiva che porta dei frutti per altri, nella speranza di coinvolgere sempre più volontari e per dar conto degli sforzi fatti da chi si è fin qui speso con dedizione e costanza. C’è spazio per tutti: anche se in montagna (per ora) non vai, passa in sede se sei interessato a supportarci in qualche evento.
AIL
AIL promuove e sostiene la ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma; assiste i pazienti e le famiglie accompagnandoli in tutte le fasi del percorso attraverso la malattia con servizi adeguati alle loro esigenze; si propone di migliorare la qualità di vita dei malati e di sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie del sangue. Noi con il supporto dei nostri Soci e di amici e simpatizzanti, siamo in piazza due volte l’anno per raccogliere fondi in loro favore, attraverso la distribuzione delle Stelle di Natale e delle uova di Pasqua.
Altre Associazioni
Altre Associazioni impegnate nel sociale chiedono supporto in vari modi, ad esempio:
- per l’Associazione Iceberg, amici e parenti di malati psichici, abbiamo offerto lo spazio per realizzare il loro Cineforum;
- per l’Associazione La Tribù, minori e famiglie, il supporto del nostro gruppo Accompagnatori di Alpinismo Giovanile e di alcuni istruttori della Scuola Valticino per realizzare giochi motori, ponti tibetani e arrampicata all’interno di loro progetti;
- per le scuole escursioni in giornata in montagna grazie agli accompagnatori Scuola Ticinum e naturalmente i titolati di Alpinismo Giovanile.
Gruppo ANA
Il rapporto con il locale gruppo ANA va descritto con particolare riguardo dato che in molteplici occasioni ci siamo supportati a vicenda.
Partecipiamo all’annuale Festa delle ciliegie animandola con la possibilità di far arrampicare a chi vuole provare, oltre naturalmente a sostenere quando ce n’è stata l’occasione, la vendita di biglietti per sottoscrizioni a premi o il supporto a promuovere iniziative di solidarietà, per esempio prossimi alle feste di Natale collaboriamo alla vendita dei panettoni Alpini. Ricordiamo che la nostra palestra sorge sul terreno concesso agli alpini negli anni novanta ed è stata intitolata a Maurizio Colombo, al figlio di un membro del loro gruppo, prematuramente scomparso.
Il Gruppo ANA ci ha sempre offerto la possibilità di utilizzare la sede, soprattutto per svolgere le attività di Alpinismo Giovanile, quando i nostri spazi non erano adeguati: un aiuto essenziale per promuovere il Progetto Educativo del CAI e far conoscere indirettamente anche la generosità degli alpini.
Al settantesimo il Coro ANA diretto dal maestro Carlo Tunesi ha dato vita ad una serata condivisa e sentita, che resterà nel cuore di tutti. Nel giugno del 2013 la presidente del CAI di Abbiategrasso Alba Passarella, sdogana la possibilità di realizzare un matrimonio presso il Parco degli Alpini: addobbato a festa, con un clima semplice ma partecipato, sfruttando coerentemente anche la palestra dato che arrampica, l’ambiente regala una giornata fu per i presenti originale e indimenticabile.
Nel 2017 anche la figlia del capogruppo ANA Abbiategrasso, Alfonso Latino, decide di festeggiare nell’originale cornice e anche qui, il muro viene sfruttato per il lancio del bouquet, supportata dall’intervento di soci del CAI che si sono resi disponibili per realizzare questa sorpresa. Insomma, CAI e ANA Abbiategrasso condividono da anni alcuni valori, principi e modalità di collaborare che rendono questo (ufficioso) sodalizio, una carta vincente per entrambi e per la città.
Camminamenti
Una nota particolare deve andare alla prima edizione di “Cammina-menti” (montagnaterapia) realizzata nell’ottobre 2019, grazie al supporto intersezionale di accompagnatori e volontari e alla determinazione della nostra sezione, che si è resa capofila per organizzare e condurre quest’esperienza di inclusione sociale per tutti i soggetti con difficoltà psichiche. Dal Castello di Abbiategrasso siamo partiti in circa 200 persone per arrivare all'Abbazia di Morimondo, senza distinzione fra “utenti e non”: camminare insieme ha annullato le differenze spesso legate allo stigma della malattia mentale, più che a una reale differenza. Attività realizzata con le Associazioni Iceberg, Pari&Dispari, Di tutti i colori e naturalmente il supporto di alcuni Soci volontari delle sezioni di Boffalora sul Ticino e Vittuone.
Infine l’impegno sul piano internazionale: con Michele Cucchi a Annalisa Fioretti che promuovono azioni a sostegno delle popolazioni nepalesi, sono state realizzate serate e iniziative di raccolta fondi espressamente destinati, a cui sono seguiti eventi pubblici di rendicontazione.